
Foto di Papa Francesco rielaborata dinanzi al Ponte sul fiume Po
Viviamo un tempo complesso, attraversato da divisioni, diffidenze e silenzi. Eppure, esiste una strada possibile, una strada che unisce invece di separare. Si chiama dialogo.
La grande sfida nel 2025 è proprio "esser ponte" e portare il dialogo tra le persone.
Essere ponte tra le istituzioni e i cittadini, tra chi ha Fede e chi ha ideali laici, tra le diverse anime e sensibilità individuali.
Papa Francesco in questo è stato grande artefice, Uomo umile al servizio della Chiesa.
In Suo ricordo, venerdì u.s. ho presentato una mozione in Comune a Casale Monferrato per intitolare il ponte sul Po proprio a Papa Francesco, raccogliendo l'invito del nostro Vescovo, Monsignor Sacchi.
Il provvedimento è stato prontamente sottoscritto e condiviso da tutte le forze di opposizione, ma non basta.
Il Santo Padre è stato un uomo che con il Suo pontificato ha dimostrato come si possano costruire legami, promuovere la Pace, difendere gli ultimi, proteggere il creato, e tenere insieme giustizia sociale e spiritualità.
Una guida capace di parlare al cuore di tutti: credenti e non, poveri, ricchi, giovani, anziani.
Ha saputo essere la voce degli ultimi, un faro di umanità in un mondo che spesso si chiude nell’indifferenza.
Una figura che ha sempre unito e mai diviso.
E allora, intitolare a lui il nostro ponte non sarebbe solo un atto formale, ma un messaggio potente, un invito a seguire quella stessa rotta fatta di ascolto, umiltà, rispetto e collaborazione.
Questa stessa proposta è un ponte!
Un ponte vero e simbolico, che può unire sensibilità diverse su valori condivisi.
E con questo spirito, invito fin da subito tutta l'Amministrazione ad aderire.
Spero che, nei prossimi giorni, questa proposta possa esser condivisa e diventare davvero di tutti.
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