Consiglio Comunale - intervento su AMC

Pubblicato il 17 giugno 2025 alle ore 07:00

Foto di repertorio della sede societaria

Durante il Consiglio comunale del 12 giugno, le forze di opposizione della coalizione "Casale, davvero" hanno presentato una mozione urgente sulla situazione della partecipata AMC S.p.A. 

Di seguito estratto rivisto del mio intervento, affinché si possano evincere i contenuti del dibattito su un tema così cruciale per il futuro della nostra Città.

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[…] Oggi affrontiamo una questione che non è solo amministrativa, ma profondamente politica: il destino del Gruppo AMC e, di conseguenza, il futuro dei servizi pubblici che questa società gestisce per conto della nostra comunità casalese. 

Vorrei iniziare con un dato incontrovertibile, perché è da lì che dobbiamo partire per comprendere la situazione: nel 2023, per la prima volta in quasi vent’anni, AMC ha chiuso il suo bilancio in perdita e nel 2024 ha chiuso il bilancio con un utile modesto. 

Questo dato non è un semplice numero su un foglio, ma il sintomo di una possibile crisi strutturale che potrebbe rischiare, in futuro, di compromettere servizi essenziali come l’erogazione dell’acqua, i trasporti, l’illuminazione pubblica, il servizio cimiteriale, le soste, la distribuzione gas, ecc. 

A questo si aggiunge un ulteriore elemento di attenzione: la ricerca di un partner o socio per il servizio di Trasporto Pubblico Locale e le modalità di ricerca dello stesso, che ci si augura sia una gara ad evidenza pubblica. 

Uno dei principali motivi di questa crisi aziendale, a mio parere, è il cosiddetto "Canone Gas", un onere che AMC paga al Comune per la concessione della rete di distribuzione del gas. Questo canone è calcolato secondo quanto stabilito nella convenzione tra Comune e AMC e nel bilancio 2024 ammonta a circa 1 milione e 350 mila Euro circa. 

La convenzione stabilisce sostanzialmente che AMC paga al comune un canone costituito da una base fissa di 900.000 Euro e da un adeguamento ISTAT. Tale meccanismo parrebbe, sfortunatamente, non correlato all’andamento del ricavo derivante dall’attività di distribuzione gas. 

I ricavi del servizio gas sembrerebbe che negli ultimi anni siano crollati, mentre il canone è aumentato per effetto dell’adeguamento ISTAT che è il meccanismo previsto dalla convenzione tra AMC e Comune, che il Comune non ha voluto modificare. 

Questo squilibrio ha reso il peso del canone insostenibile per la società AMC, tanto da rappresentare ormai circa il 50% dei costi fissi del settore gas. 

A dicembre 2024, lo studio commissionato congiuntamente da Comune e AMC alla società Utiliteam ha fornito, con notevole ritardo rispetto all’incarico, una valutazione tecnica inequivocabile: il valore equo del canone, sulla base dei parametri di mercato e dei ricavi effettivi, dovrebbe essere di circa 593mila euro l’anno, con un adeguamento annuale legato all’inflazione (Istat). 

Eppure, nonostante questo studio, commissionato con soldi pubblici, la Giunta ha deciso di ridurre il canone solo a 1 milione e 50 mila euro, valore ben al di sopra di quello indicato da Utiliteam, come si evince dal bilancio preventivo 2025 di AMC e come si evince, inoltre, dalla risposta al mio accesso agli atti. 

Questa riduzione, per quanto insufficiente, pare non sia nemmeno stata deliberata attraverso un atto amministrativo ufficiale perché ne ho chiesto formalmente copia agli uffici, ma ad oggi non mi è stato inoltrato. Se è davvero a disposizione chiedo formalmente, ancora una volta, di poterlo visionare. 

Tornando a noi, la riduzione del canone del gas è stata semplicemente inserita nel bilancio preventivo 2025 di AMC come se fosse un dato di fatto, ma anche in questo caso vorrei vedere, come ho ribadito più volte, supporto documentale. 

Inoltre, se il Comune riduce il canone gas, anche se in maniera non sufficiente per l’equilibrio economico-finanziario di AMC, deve indicare da dove recupera quei 300/320 mila Euro circa di mancate entrate. 

Salvo miei errori, non ho visto una variante di bilancio riferita a tale fattispecie. 

È una questione di metodo e di trasparenza. 

Questa situazione potrebbe esporre il Comune a contenzioso con AMC, infatti, se la società dovesse trovarsi in difficoltà finanziarie, potrebbe contestare il canone come illegittimamente elevato, chiederne la restituzione ed esporre il Comune a un contenzioso giudiziario con aggravio di costi a proprio carico, nonché il rischio di dover mettere in liquidazione la società AMC per ripetuta chiusura in perdita dei bilanci ai sensi della “Legge Madia”. 

Un altro aspetto critico di questa vicenda riguarda la gestione del Direttore Generale di AMC. 

Lo Statuto della società prevede chiaramente che la nomina del medesimo debba avvenire solo dopo una selezione pubblica, mentre durante l’assemblea di marzo 2020 fu prevista la sostituzione dell’allora Direttore Generale facente funzioni solo ad avvenuta riorganizzazione della società e dei servizi gestiti. 

E invece, cosa è accaduto? Sembrerebbe che l’Amministrazione abbia preferito liquidare l’ex Direttore Generale con un oneroso accordo transattivo, per poi dividere alcune delle sue procure tra dipendenti interni, senza bandi pubblici (contravvenendo agli stessi atti di indirizzo della giunta comunale). 

Una scelta che potrebbe sollevare seri interrogativi sulla trasparenza delle nomine. Perché questa fretta? Quali sono stati i criteri che hanno guidato queste scelte? 

Non possiamo, inoltre, evitare di porre l’attenzione su due soggetti strategici collegati al sistema dei servizi pubblici locali, nonché controllate da AMC e i cui risultati e futuro determineranno le sorti anche di AMC stessa. Stiamo parlando di AM+ ed Energica. 

Qual è il loro posizionamento di governance attuale e quali sono le prospettive si intravedono all’orizzonte? 

A che punto sono le operazioni di fusione, conferimento beni, bancabilità del progetto, governance, ecc., richieste ad AM+ e alle altre tre società pubbliche da parte del Commissario incaricato dalla Regione per poter effettuare l'affidamento in-house alle stesse 4 Società? (AM+, Corder Valsesia, Corder Biella, Sistema Idrico Integrato di Vercelli) 

Risulta dalla stampa locale che la società ASM (60% controllata da Iren), unico gestore dell'Ambito 2 vercellese-casalese, prevalentemente privato, abbia già presentato ricorsi contro la decisione del Commissario di affidare in-house il servizio idrico integrato all’Ambito 2 Piemonte. 

Sarebbe importante sapere come si sta comportando l'Egato 2 di Vercelli (Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale n.2 Biellese-Vercellese-Casalese), AM+ e le altre 3 Società per far fronte a questi ricorsi; ciò è importante per capire come potrà evolvere la gestione del servizio idrico integrato, molto importante per gli elevati dividendi che AM+ eroga ad AMC annualmente e per comprendere che fine farà la Società AMC in caso di assenza di dividendi. 

 Su Energica, invece, dopo la crisi energetica e il periodo dei rincari vertiginosi ed il prevedibile/presumibile calo di clienti, è calato il silenzio. Che intenzioni ha l’Amministrazione comunale? Energica è in grado di reggere da sola le importanti sfide del mercato e della accanita concorrenza, oppure è in corso di valutazione una partnership industriale, con magari la vendita della maggioranza come peraltro previsto dallo studio (uno dei tanti che non ha visto la luce) condotto dall'Advisor PWC incaricato da Energica di valutare la migliore ipotesi di prospettiva per la stessa Energica, illustrato ai soci in una semplice Assemblea informale?  

Anche il futuro di Energica è importante per la controllante AMC in quanto, fatta eccezione per gli anni della crisi (Covid, guerre, blocco dell’ingresso gas, ecc), ha sempre ottenuto importanti risultati economici utili alla controllante AMC, garantendo anche i livelli occupazionali.  

Chiediamo che su scenari così rilevanti si informino la cittadinanza, la minoranza, i soci ed i clienti. 

Questa discussione mi permette fortunatamente di portare alla luce alcune problematiche, nella speranza che possiate rispondere dinanzi alla Città. Penso che questa sia per l’Amministrazione un’occasione concreta per rispondere nel dettaglio e far finalmente chiarezza in merito alle scelte di Governance.  

Spero che potremo lavorare insieme affinché AMC torni a essere un modello di efficienza e buona gestione, una realtà che brilli davvero a beneficio della nostra Città, attraverso una condivisione trasparente delle attività che questa amministrazione intende mettere in campo per raggiungere questo obiettivo. 

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Alla fine sull'esito della votazione: 

✔ Opposizione compatta a favore 

❌ Maggioranza contraria 

➡ Mozione respinta 

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N.B. Le valutazioni contenute nel presente articolo riflettono opinioni personali basate sull’analisi di atti pubblici e documenti ufficiali, e sono espresse nell’ambito dell’attività di indirizzo e controllo propria del ruolo di Consigliere Comunale.