
Sarò presente al gazebo contro la riforma del Codice della Strada, che si terrà nel pomeriggio di sabato 25 gennaio 2025 in via Roma a Casale Monferrato.
La mia partecipazione è motivata da una serie di criticità che ritengo fondamentali per il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini.
In primo luogo, il nuovo Codice della Strada, ad oggi, non prevede ancora deroghe per coloro che assumono farmaci per motivi medici. È importante sottolineare che chi è costretto ad assumere alcuni farmaci, pur senza alterare le proprie capacità di guida, rischia di essere ingiustamente penalizzato. È essenziale garantire che le normative considerino le reali condizioni di salute delle persone, senza discriminare chi, pur affrontando una malattia, è in grado di guidare in sicurezza.
Inoltre, la riforma impone l’obbligo di costruire solo piste ciclabili protette, lasciando poco spazio a soluzioni più economiche come le corsie ciclabili segnalate. Molti comuni, inclusa Casale Monferrato, rischiano di non riuscire a realizzare nuove infrastrutture ciclabili per via dei costi elevati associati a queste piste protette. La mobilità sostenibile deve essere promossa, ma senza sacrificare la fattibilità economica delle politiche locali.
Le sanzioni previste dalla nuova legge sono poi spesso sproporzionate e non accompagnate da adeguati percorsi educativi. Pene severe come il ritiro immediato della patente non dovrebbero essere applicate senza un processo educativo che aiuti i cittadini a migliorare la loro consapevolezza sulle norme stradali. La giustizia deve essere proporzionata e mirata alla crescita civile, non alla punizione fine a se stessa.
Inoltre, il nuovo Codice non fornisce adeguati incentivi economici né per i cittadini né per le amministrazioni comunali, complicando ulteriormente l'applicazione delle nuove disposizioni. Una legge efficace deve prevedere il supporto finanziario per la sua implementazione.
Infine, la riforma non affronta in modo adeguato la questione della moderazione della velocità, una delle cause principali degli incidenti stradali. Le misure in materia di velocità non sono abbastanza incisive e mettono a rischio la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti.
La riforma va rivista con attenzione, cercando un equilibrio che tuteli la sicurezza stradale senza penalizzare chi non presenta reali rischi alla guida o chi, come i comuni, non hanno le risorse necessarie per adeguarsi a tutte le nuove disposizioni.
Per questi e altri motivi, il 25 gennaio parteciperò al gazebo di protesta, unendo la mia voce a quella di tanti altri cittadini che chiedono un Codice della Strada più giusto, sostenibile e accessibile per tutti.
La mia presenza, come quella di molti altri, è un segno di impegno per una riforma che ponga realmente al centro la sicurezza, la salute e la giustizia sociale.
Ti aspetto, come sempre.
#InsiemeOgniGiorno
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